22 mar 2015

Fermata #2: la stazione de Gli amanti

Fate partire il video prima di leggere il post!


Come seconda fermata di questo nostro infinito viaggio sui miei binari, recheremo visita a un mondo forse familiare, e per poco tempo. Anche se vi assicuro che torneremo sicuramente più e più volte in questo scenario. Un po' perché ci tengo, un po' perché non basta solo un post per approfondire un mondo intero. Ma ovviamente non ho intenzione di raccontare per filo e per segno come funziona la società, la tecnologia, l'umanità, di questo cosmo. Perché è molto simile al nostro, non c'è bisogno di aggiungere nulla.
Stiamo parlando dell'universo che nasce nel momento in cui si concepisce una storia. Il mondo di cui voglio parlarvi è il mondo de Gli Amanti. 



L'universo prende vita in una zona che può essere paragonabile al nord Italia. Ho sempre adorato la periferia di Milano per esempio. Tanto grigia, ma allo stesso tempo piena di vita. È proprio quel grigiore che rende i pochi colori presenti ancora più speciali.

Coloro che fanno sì che questo mondo esista si chiamano Adam ed Eve. Non sono i loro veri nomi, ovviamente. Sono io che ho scelto di sostituirli perché voglio che il loro ruolo sia più chiaro possibile. 


Adam è un ragazzo impegnato. Vive poco lontano dalla metropoli e ogni giorno prende la metro per raggiungere la sua università, dove studia in una facoltà stupida e patetica. Si può dire che la sua vita sia inutile e senza senso. Perché ciò che fa nella vita non coincide minimamente con ciò che può veramente arricchire i suoi interessi. Studia male e poco, quando non lo fa passa il suo tempo a giocare e a litigare sui videogiochi con degli sconosciuti su internet. A conti fatti, la sua esistenza non ha alcuna importanza per nessuno, e se sparisse non cambierebbe nulla.


Eve è una perdigiorno. Si sveglia alle due del pomeriggio e fa colazione quando dovrebbe pranzare. È sempre in pigiama, ovvero un paio di mutande e una maglietta larga. Ruba dal frigo i dolcetti che sua madre dovrebbe portarsi a lavoro, legge fumetti di dubbia qualità e si emoziona quando le dicono che è bella su facebook. Nella vita non fa assolutamente nulla. Il suo sogno è diventare una musicista, suona la chitarra ma non ha una band, né è particolarmente brava. Passa più tempo a masturbarsi pensando a due ragazzi che la limonano che a suonare. A conti fatti, la sua esistenza non ha alcuna importanza per nessuno, e se sparisse non cambierebbe nulla.



La cosa divertente di questi due ragazzi è che sono convinti che, in qualche modo, loro siano importanti. Gli piace credere che siano necessari alla loro società, e che la loro opinione abbia una qualche rilevanza.
I due si conoscono in una conversazione multipla su facebook. Lui la aggiunge perché è carina, lei accetta perché spera che le dica che sia carina. Cominciano a parlare via chat, fingendosi bravi ed esperti nel flirt, quando non sono che due pessimi attori imbarazzanti. Lui le fa i complimenti, lei fa la faccia tosta ma nel momento in cui deve fare un passo avanti, sceglie di farne uno indietro. Nessuno dei due riesce ad avere coraggio, nessuno dei due riesce a dire le cose come stanno. "Voglio aprirti come un melone", "voglio che tu mi trapani come se non ci fosse un domani", è così semplice? E invece cadono in cliché tristissimi, restano bloccati per la loro paura di farsi avanti, e "dovrei proprio punirti", "ah sì? e cosa mi faresti?", "cosa vorresti che facessi?" e così via, a conti fatti nessuno dice niente e i due restano spaventosamente patetici.


Ma in qualche modo resta una cosa carina. La loro incapacità rende delizioso il falso rituale d'accoppiamento, anche se non porta a nulla. E poi arriva quell'argomento, il "dovremmo proprio vederci", che è una frase falsa. Perché implica che vorrebbero vedersi, ma in realtà stanno tremando di paura solo all'idea. La riproduzione degli uomini è ridicola quanto divertente.





Decidono di vedersi, ma lui non si presenta. Con un messaggio Adam le dice che non può venire. Inventa una scusa del cazzo e la lascia lì, da sola, in stazione. Lui sparisce per l'intera serata, lei si appoggia al muro e si chiede perché non le scrive. La notte arriva un messaggio.




E da questo momento sembra che l'attrazione sia finita. Lui si rende conto di essere una nullità, di non avere il coraggio di presentarsi a un appuntamento. Lei si rende conto che forse tutti quei complimenti che riceve non sono proprio sinceri, e che in realtà non vale niente.
Tra loro è finita ancora prima di esser cominciata. Vanno a letto, da soli, e sapranno che si risveglieranno da soli.

La mattina successiva, la prima cosa che fanno entrambi è accendere il computer. Le loro vite si sono ufficialmente separate, e quando apriranno Facebook non sarà difficile fingere di disinteressarsi della presenza dell'altro su internet.
Ma quando il computer è completamente avviato, notano che il loro wallpaper è cambiato senza preavviso.




Oh, le porte del nostro treno si stanno già chiudendo. Immagino che per sapere come proseguirà dovremo aspettare la prossima fermata. Grazie per aver viaggiato un po' con me, e se volete lasciate un commento.


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